martedì 9 aprile 2019

Esami da fare per tumore

Quando si parla di diagnosi di tumori e di esami del sangue per lo più ci si riferisce ai cosiddetti marker tumorali, in italiano “marcatori”. Si tratta di sostanze che vengono prodotte direttamente dai tumori o che vengono “liberate” quando nel corpo si sta formando una neoplasia maligna o benigna, in risposta a tale anomalia. Uno, però, è addebitabile alla leggerezza: mancanza di informazioni sulla diagnosi precoce e sugli esami che possono indirizzare a essa.


Tumori controlli da fare età. Insomma essi sono delle “spie”, che indicano la necessità di eseguire un esame strumentale. Per il tumore del colon-retto il marcatore che si più indicativo della malattia è il CEA (in inglese carcino-embryonic antigen, traducibile in: antigene carcino-embrionario).

Approccio clinico: quali indagini fare per la diagnosi di tumore al pancreas. I dati di laboratorio nei pazienti con carcinoma pancreatico non sono in genere indicativi, per cui è necessario affidarsi ad indagini strumentali, che possano indirizzare in maniera più precisa verso una ipotesi di una neoplasia pancreatica. Questi esami possono essere più o meno invasivi: in ogni caso, intraprendere il percorso che porta alla diagnosi di un tumore è sempre traumatico sia dal punto di vista emotivo sia da quello. Valori anomali degli esami del sangue: quali possono essere spia di un tumore ? Diagnosi precoce significa avere maggiori probabilità di guarigione o di successo delle cure.


Rendersi contro presto di un tumore aumenta la possibilità di curarlo. Una valutazione del PT (tempo di protrombina), del PTT (tempo di tromboplastina parziale) e delle piastrine (con l’ esame emocromo), possono risultare utili a chiarire una situazione emorragica (vedi “Emissione di sangue dalla bocca con la tosse: è sempre tumore ?”). D-dimero Esame utile in caso di sospetto di embolia polmonare.

Approvata da AIFA la terapia a bersaglio molecolare per i pazienti con tumore al polmone EGFR mutato. Quando la diagnosi è fatta precocemente, ci sono ottime prospettive di guarigione. La Società italiana di urologia suggerisce di tenere sotto controllo la prostata, attraverso una serie di esami. A partire dai anni in su per tutti e dai in caso di familiarità per il tumore , è bene fare un check up ogni anno. Individuare un tumore nelle sue fasi iniziali di sviluppo grazie ad un prelievo di sangue è uno degli obiettivi principali di chi si occupa di ricerca contro il cancro.


Il traguardo però è ancora lontano da raggiungere poiché ad oggi non esistono ancora test ematici capaci di fare diagnosi precoce. I marcatori tumorali vengono ricercati attraverso esami del sangue. Sono delle proteine che alcune cellule di tipo tumorale secernono in grandi quantità. Non è stato ancora trovato un marcatore. E nel giro di un anno il test potrà essere effettuato anche in Italia in un normale laboratorio di prelievi.


Esame della prostata: a quale età si deve iniziare a fare i controlli? Il tumore alla prostata è tra i più diffusi negli gli uomini ma il tasso di sopravvivenza resta tra i più alti. Prevenzione tumore al seno: tutti gli esami da fare Il tumore al seno colpisce donna su 10. Ma quali sono gli esami alla prostata da fare con regolarità per una diagnosi precoce e salvarsi la vita?


Ebbene, gli esami più comuni consigliati dai medici specialisti ai fini diagnostici sono l’esplorazione digito-rettale DRE, l’ esame del PSA, il nuovo test del sangue 4K Score, l’ecografia trans-rettale TRUS e la biopsia prostatica. Vediamo quindi quali sono le analisi ematiche che ci permettono (e che permettono al nostro medico di base o allo specialista endocrinologo) di capire quali problemi si stiano verificando nella nostra tiroide. Si consiglia di eseguire gli esami del sangue per valutare la funzionalità tiroidea a digiuno di almeno ore.

Ogni anni, in Italia e nel mondo, aumentano i casi di tumori alla prostata, uno dei più diffusi nel genere maschile. I dati dell’ultimo anno segnalano ben oltre 35mila diagnosi effettuate, ma fortunatamente per il dei casi si tratta di fasi iniziali, che grazie ai nuovi esami e alla ricerca consentono di guarire. Generalmente il medico preferisce eseguire l’ esame in corso di ecografia al fine di dirigere con maggior precisione l’ago nella regione desiderata.


L’ago preleva dal nodulo alcune cellule, che sono poi trattate adeguatamente per l’esecuzione dell’ esame citologico, che serve a individuare l’eventuale presenza di cellule tumorali. Intestino irritabile: gli esami da fare La diagnosi in genere è di tipo clinico, si basa sui sintomi. Ma a volte servono alcuni esami.


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