In effetti può capitare, e anzi capita spesso, che alla base di queste problematiche non ci siano compromissioni primarie del sistema cardiaco. E allora di cosa può trattarsi? Probabilmente di reflusso gastrico ed ernia iatale. Queste problematiche sono tra le cause principali della tachicardia. Reflusso , tachicardia e ansia.
Una volta escluso ogni tipo di problematica cardiaca, bisogna sapere che la tachicardia può dipendere dal reflusso gastrico ed ernia iatale, con conseguente ansia e perdita del controllo.
Le crisi acute possono avvenire a fine di ogni pasto, soprattutto se si sono assunte bevande gassate. Primariamente in ogni caso è utile trattare la patologia di base: ovvero il reflusso. Talvolta l’ansia può giocare strani scherzi e manifestarsi secondo modalità che non si immagina possano essere connesse a questo disturbo. Un esempio su tutti sono i problemi di stomaco, per i quali probabilmente saresti naturalmente portato a ricercare cause nell’alimentazione o in eventuali intolleranze. Ernia iatale: cause e sintomi della tachicardia.
Nel caso l’ernia iatale interessi anche la sfera cardiaca, portando appunto episodi di tachicardia. Si verifica una compressione da parte dello stomaco sull’atrio destro, azione che avviene soprattutto dopo i pasti. L’aritmia può essere sintomo di disturbi cardiaci, ad esempio di infarto o di insufficienza cardiaca, di problemi a carico delle valvole o del muscolo cardiaco, tuttavia meno della metà dei pazienti che soffrono di palpitazioni è affetta da aritmia.
Tale condizione, definita tachicardia , non fa bene al cuore perché consuma più ossigeno e lo affatica.
Spesso la tosse può comparire nel corso della notte, momento in cui la particolare posizione coricata può favorire il reflusso con relativa progressione fino al laringe e comparsa di tosse secca improvvisa e insistente con sensazione di soffocamento (sindrome asfittica) che risveglia e spaventa il paziente. Dopo pasti abbondanti può succedere che si manifestino aumento della frequenza cardiaca, palpitazioni , sensazione di peso, oppressione o dolore al centro del petto. Sono tutti sintomi della sindrome gastro-cardiaca. La corrosione può dare perforazioni (ulcere) e sanguinamenti.
In alcuni casi, il reflusso gastroesofageo può determinare la comparsa di una sintomatologia particolare, chiamata “bolo isterico” che può determinare nel soggetto sensazioni di nodo alla gola che in un soggetto ansioso possono essere visti come il segnale di un pericolo di soffocamento e dare luogo ad un attacco di panico. Secondo voi può essere un fenomeno legato alla gastrite oppure. L’ernia può restare così tutta la vita. Se è abbinata a malattia da reflusso , può dare origine a microerosioni nella sede erniata e sanguinamenti, ma non sono frequentissimi. Non è l’ernia ma la malattia da reflusso a dare complicanze come l’esofagite.
Formicolio, bocca amara, dolori alla schiena e al petto, tachicardia : sembra proprio che si tratti di un attacco cardiaco. Vorrei gentilmente un consiglio. Dalla gastroscopia è emerso ernia iatale da scivolamento e reflusso gastroesofageo, con piccoli polipi.
Tuttavia, non si può sostenere che l’ansia da sola provochi reflusso. A quale età è più frequente il reflusso ? In questo secondo caso si tratta di un reflusso fisiologico: lo sfintere esofageo si forma e si consolida nei primi due anni di vita. Il reflusso è più frequente nell’età lavorativa, ma anche nei bambini. Il dolore toracico da reflusso gastroesofageo si associa molto spesso a pasti abbondanti e peggiora con gli sforzi e con la posizione sdraiata. A cosa serve il cortisone?
E quali effetti collaterali può avere?
I corticosteroidi (ormoni) sono farmaci importanti, utili in numerose patologie in quanto capaci di ridurre o addirittura bloccare la risposta dei tessuti alle infiammazioni: riducono il gonfiore, l’infiammazione, il dolore in patologie come l’artrite, l’asma, la psoriasi, la sclerosi multipla…. Bentelan, deltacortene.
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