Vialli , come ha raccontato in un’intervista al ‘Corriere della Sera‘, ha passato l’ultimo anno a combattere contro il male oscuro, il tumore al pancreas per il quale si è dovuto sottoporre a radio e chemioterapia. Vialli però non è il solo a soffrire, poiché più di mille persone al mese in Italia si ammalano di cancro del pancreas , e sono 13. Ma non l’ha detto nessuno e ha combattuto la sua battaglia: “L’ho considerata. Per cui, o è una bufala e tutti fanno ricerca su. L’ex attaccante della Juventus e della Nazionale, infatti, sta purtroppo affrontando una terribile lotta contro il cancro al pancreas.
MILANO - Non è stato facile, ma ora sto bene e tutto sta procedendo per il meglio. Dovrete ancora sopportarmi per molto. Per la prima volta ne ha parlato in pubblico.
Sino ad ora nulla era trapelato, anche se le sue apparizioni a Sky Sport si facevano sempre più di rado. L’ex calciatore e allenatore combatte contro la malattia da circa un anno ma non ha mai perso la sua grinta. L’adenocarcinoma, il sottotipo di carcinoma pancreatico con prevalenza e mortalità più elevate, rappresenta il dei tumori pancreatici.
E’ quanto riferiscono la collega Veronica Caliandro su Notizie. Il rischio di ammalarsi di carcinoma del pancreas è circa doppio nei fumatori rispetto ai non fumatori. Anche se rappresenta solo il dei nuovi casi di tumore diagnosticati, quello al pancreas è responsabile ogni anno per il delle morti per cancro. Globalmente il cancro del pancreas è l’11° tumore più comune nelle donne e il 12° più comune negli uomini.
Una diagnosi feroce che, però, non gli ha mai tolto la voglia di combattere. Abbiamo accettato la sfida che questa malattia ci pone per contrastarne l’aggressività e arrivare a ottenere diagnosi precoci e terapie contro questa forma di cancro per cui oggi la medicina non ha ancora armi abbastanza efficaci”. Vialli ha un cancro al pancreas con il quale convive da diverso tempo. Ha paura, ha l’ansia, soffre ma continua coraggioso a guardare avanti perché la vita è preziosa e va vissuta fino al midollo. La chirurgia per il cancro al pancreas è solitamente un’opzione riservata ai soggetti con uno stato di salute generale più che buono, in quanto l’intervento in sé e la convalescenza possono essere particolarmente duri e lunghi e in molti casi i rischi di una chirurgia possono superare i potenziali benefici.
Si evince che ha dovuto anche lasciare il suo lavoro di commentatore per Sky Sport a causa del tumore, il quale ha cambiato radicalmente la sua vita e le sue abitudini. I sintomi iniziali del tumore al pancreas molto spesso non sono così evidenti e possono essere interpretati in modo errato sia dai pazienti che dai medici. E’ questa infatti una malattia cosiddetta silente ovvero che comincia a dare segnali importanti quando è già in stato avanzato.
Per Vialli Goals significa obiettivo e lo scopo del libro è motivare e condividere esperienze utili per affrontare le sfide personali. Dopo aver fatto i complimenti a chi non solo ha vinto la battaglia più importante della vita e debellato il tumore al pancreas , ma è riuscito anche a infondere speranza di rinascita a tanti, sono tornato indietro nel tempo. L’ex calciatore si è sottoposto a un intervento, otto mesi di chemioterapia e sei settimane di radioterapia. Gianluca è alto 1centimetri e pesa chili.
Quando mi fu diagnosticato il cancro mi diedero tre mesi di vita, racconta ancora Maria. Sono stata sottoposta a un intervento chirurgico ma purtroppo dall’esito negativo perché il pancreas era troppo compromesso ed erano presenti già molte metastasi a livello epatico. Da qui la prognosi infausta di tre mesi di vita. Come va dopo il cancro ? Non mollo, continuo a lottare ma adesso sto bene.
Sto bene, anzi molto bene. Ma non ho ancora la certezza di come finirà la partita. Non vi è edema anormale o congestione delle strutture venose mesenteriche e infiltrazione del grasso alla radice del mesentere.
Tirò fuori il piede del lettino, si sedette, e mentre stava guardando la relazione del radiologo, disse, Hai il cancro al pancreas.
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