giovedì 19 luglio 2018

Terapia insufficienza cardiaca

Gli individui affetti da insufficienza cardiaca , infatti, devono stare a riposo e devono seguire una dieta povera di sale. I soggetti con insufficienza cardiaca sono potenzialmente a rischio di disturbi del ritmo pericolosi. La terapia della insufficienza cardiaca si articola sui farmaci e su alcuni trattamenti non farmacologici, fra i quali i più importanti sono alcuni interventi cardiochirurgici e, recentemente, la applicazioni di dispositivi.


Se è possibile trattare eliminare la causa che genera l’ insufficienza. Non sempre ciò è possibile ma talvolta si.

Come nel caso di malformazioni in cui si può intervenire chirurgicamente. Una questione importante in caso di insufficienza cardiaca congestizia è il rischio di disturbi del ritmo cardiaco (aritmie). La terapia è incentrata sul trattamento della patologia alla base dell’ insufficienza cardiaca , sui cambiamenti da apportare allo stile di vita e sul trattamento dell’ insufficienza cardiaca con terapia farmacologica o intervento chirurgico o altro tipo di procedura. In questo modo, con una terapia adeguata e calibrata, il paziente può raggiungere una miglior qualità ed una maggior aspettativa di vita.


E infine, qual è la terapia consigliata? In alcuni casi di insufficienza cardiaca felina possono essere utili anche i farmaci beta-bloccanti adrenergici (chiamati anche beta-bloccanti) e i bloccanti dei canali del calcio. Quanto vivono i gatti con insufficienza cardiaca ?

L’ insufficienza cardiaca è una delle condizioni più comuni tra la popolazione adulta, soprattutto tra chi ha più di anni. Nonostante questo malessere sia spesso cronico, in molti casi, grazie ad una cura adeguata e all’assistenza medica, si riesce a mantenere una buona qualità di vita. Questo si verifica quando il muscolo cardiaco è indebolito, danneggiato o presenta uno spessore anomalo e di conseguenza, non riesce a pompare una quantità di sangue adeguata per rifornire organi e muscoli. Terapia e cura dell’ insufficienza cardiaca.


Comprende il riposo a letto in posizione seduta e il rigoroso rispetto di un regime alimentare iposodico. Il trattamento è rivolto ai sintomi e, se possibile, alla causa. Il malato assume diuretici, per attenuare la ritenzione di liquidi e sodio e ridurre il volume del sangue circolante. L’obiettivo della terapia è di ridurre i sintomi e rallentare la progressione della malattia. I dottori, di solito, prescrivono cambiamenti nello stile di vita insieme a farmaci (diuretici e terapie vasodilatatrici) per prevenire l’ insufficienza cardiaca il più a lungo possibile.


Vediamo quali sono i suoi sintomi iniziali e la terapia che è possibile attuare ricordando che, a causa della stessa, i tessuti periferici del corpo possono subire delle gravi conseguenze. Sintomi iniziali dell’ insufficienza cardiaca. DIAGNOSI DELLO SCOMPENSO CARDIACO. Per diagnosticare l’ insufficienza cardiaca occorre sottoporsi a una visita medica: il medico raccoglierà la storia clinica del paziente e lo sottoporrà a una visita e una radiografia del torace, in seguito alla quale potrà fare diagnosi di scompenso cardiaco. La condizione di insufficienza cardiaca si verifica come conseguenza di un’alterazione, strutturale o funzionale che sia, dell’effetto “pompa” del cuore, ovvero della sua capacità di riempirsi e di ridistribuire il sangue.


Mostra ai pazienti con insufficienza cardiaca come possono (meglio) convivere con la malattia e migliorare la qualità di vita.

I pazienti con SC solitamente presentano una serie di sintomi tipici quali dispnea, edema degli arti inferiori, astenia e ridotta tolleranza allo sforzo. L’obiettivo finale dell’equipe medica è quello di ridurre i sintomi per migliorare la qualità della vita, rallentare la progressione della patologia, ridurre l’ospedalizzazione e aumentare la sopravvivenza. Per quanto invece riguarda la terapia farmacologica, molti sono I farmaci a disposizione per il controllo e il trattamento dell’ insufficienza cardiaca cronica. Molto usati per ridurre il lavoro cardiaco sono gli ACE-inibitori, i sartani, lo spironolattone (o eplerenone), associati spesso ai beta-bloccanti per ridurre la frequenza cardiaca.


Insufficienza cardiaca congestizia: Maggiori informazioni su sintomi, diagnosi , trattamento , complicanze, cause e prognosi. A questa terapia classica oggi si è aggiunta la nuova classe degli ARNI che rappresenta una significativa novità per la terapia dello scompenso. Diffusione dello scompenso in Italia e mortalità per insufficienza cardiaca. Le diagnosi di insufficienza cardiaca nei cani sono in aumento, e questa patologia colpisce principalmente quelli adulti di età media o tarda.


La malattia non ha una cura, però una diagnosi precoce assicura la possibilità di un trattamento efficace, garantendo la sopravvivenza dell’animale. Tuttavia ci sono alcuni medicinali che vengono prescritti più spesso per curare le malattie cardiache del cane. L’insorgenza dei sintomi può essere rapida, e si parla di insufficienza cardiaca acuta, o manifestarsi poco a poco nel tempo, nel caso dell’ insufficienza cardiaca cronica.


La diagnosi della patologia deve essere affidata ad un esperto, che valuterà anche la terapia da seguire. Questo il titolo del corso, promosso dall’Accademia Nazionale di Medicina, che si terrà a Siena venerdì settembre presso l’Hotel degli Ulivi in via Lombardi 4 dalle ore 9. L’introduzione della giornata sarà affidata al.

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