mercoledì 27 gennaio 2016

Classificazione dispnea

Si tratta di un sintomo normale quando si compie uno sforzo pesante, ma diventa patologico se si verifica in situazioni inaspettate. La forma acuta è una tipica manifestazione di patologie e condizioni quali l’ostruzione acuta delle vie aeree, la polmonite , la sindrome da distress respiratorio, lo pneumotorace , l’ infarto miocardico acuto , la rottura della valvola mitrale e l’ embolia polmonare. Esiste una classificazione della dispnea ? Nota: L’aumento della frequenza respiratoria non è sempre indice di dispnea patologica (tachipnea), in quanto può comparire anche in persone poco allenate che compiono uno sforzo fisico ( dispnea da sforzo).

La classificazione NYHA ( New York Heart Association ) si riferisce al quadro clinico del paziente con scompenso cardiaco. Si tratta di una classificazione molto grossolana che parte dal grado I( dispnea solo per sforzi moderati ) fino al grado IV ( dispnea a riposo). Dispnea acuta Cause polmonari. Vi è correlazione tra ansi e dispnea , ma nessuno studio clinico è stato fatto per valutare l’utilità di farmaci psicotropi o Le BENZODIAZEPINE sono indicate quando la dispnea è espressione di ansia o attacchi di panico o ALOPERIDOLO in particolare in quei pazienti che oltre a dispnea hanno anche delirio agitato.


Le impostazioni dei cookie di questo sito sono impostate su consenti tutti i cookie. La dispnea è una sensazione in cui la respirazione è particolarmente complicata. Spesso tale condizione è correlata ad uno stato di malessere soggettivo.

Senza mai dimenticare che ogni paziente rappresenta un caso a sé e che ogni protocollo teorico, diagnostico o terapeutico che sia, deve poi essere riadattato con intelligenza, da parte dello specialista, alle specifiche realtà ed esigenze dell’ammalato, è possibile far riferimento, per quanto riguarda la serietà del quadro patologico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi. Benché soggettiva e priva di standardizzazione, di solito nella pratica clinica la classe II NYHA è ulteriormente suddivisa nei sottogruppi IIA e IIB, dove la classe IIA può essere definita come dispnea in seguito ad una corsa o alla salita di ≥rampe di scale, e la classe IIB come dispnea in seguito a camminata veloce o alla salita di 2. Si tratta di una manifestazione che può verificarsi dopo un incremento del lavoro a cui è soggetto l’apparato respiratorio. L’attività fisica abituale non provoca astenia, dispnea , né palpitazioni. Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico.


Nella I classe NYHA rientrano i soggetti che non hanno alcuna limitazione dell’attività fisica e le attività fisiche ordinarie non causano sintomi quali dispnea , palpitazioni od eccessivo affaticamento. Classe IV Incapacità a svolgere qualsiasi attività fisica senza disturbi: i sontomi di scompenso cardiaco sono presenti anche a riposo e peggiorano con qualsiasi attività fisica. Non si può fare all’ecg, anche se al tracciato si possono osservare spesso delle onde Q patologiche e dei complessi QRS slargati oltre 1msec. I stadio: periodo della dispnea inspiratoria (o irritativo).


Anche i sintomi di insufficienza ventricolare sinistra come l’ortopnea, la dispnea parossistica notturna e l’edema polmonare sono caratteristici delle fasi più avanzate della malattia. Diagnosi di stenosi aortica. La diagnosi di stenosi aortica dev’essere posta da un medico esperto, con l’ausilio di esami strumentali.


Scarsa rilevanza ha l'impegno polmonare, anche se in alcuni casi si riscontrano dispnea e occasionalmente asma.

Classificazione funzionale NYHA Classe I: attività fisica assolutamente normale. Il sistema Nyha per valutare le condizioni di salute di chi soffre di cardiopatia comprende quattro classi: classe I: malattia cardiaca accertabile che, però, non manifesta palesi limitazioni dell’attività fisica. Le interstiziopatie polmonari presentano solitamente un esordio graduale. La maggior parte dei pazienti affetti da interstiziopatie polmonari presentano dispnea (respiro affannoso) e una riduzione dell'abilità di svolgere attività fisica.


Si escludono rischi di stanchezza sproporzionata, palpitazioni, dispnea o angina.

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